Iniziamo dai luoghi comuni. Che poi così comuni per una città poco conosciuta come Breslavia in effetti non sono…
E’ la città dai due nomi, quello polacco, Wroclaw (pronuncia: qualcosa di simile a vrozuaff) e quello tedesco Breslau da cui deriva Breslavia.
E’ la Venezia del nord.
E’ la città degli gnomi.
Sono luoghi comuni, certo, ma sono utili per avere un colpo d’occhio della bellissima città polacca che fino a qualche tempo fa era totalmente sconosciuta per me.
Il primo luogo comune serve per capire la sua anima, polacca dopo la conferenza di Postdam del 1945, ma storicamente boema, asburgica e tedesca. Queste diverse dominazioni hanno portato con sé culture diverse e nei secoli hanno reso Breslavia una città davvero aperta al confronto e molto interessante.
Il secondo è utile per capire la sua struttura urbanistica. La città infatti si sviluppa lungo il fiume Odra ed è costituita da una serie di isole e penisole collegate da centinaia di ponti diversi tra loro e tutti piuttosto “pittoreschi”.
L’ultimo luogo comune è legato alla storia recente della Polonia. I primi gnomi nacquero intorno agli anni ottanta con l’obiettivo di ridicolarizzare il governo comunista e pian piano iniziarono ad invadere la città: graffiti all’inizio, poi anche statue di bronzo, alcune più grandi e altre piccolissime. Oggi lo gnomo è stato furbamente utilizzato come simbolo della città e oggi molti vengono realizzati per locali commerciali e per ville private, ma ciò non toglie che siano davvero graziosi e una meravigliosa attrattiva per i bambini.
Non amando molto il caldo, abbiamo deciso di visitare Breslavia nel mese di settembre e non ci siamo pentiti della scelta. In ogni caso non dimenticate l’ombrello, una giacca a vento e degli abiti più pesanti per un fresco decisamente più intenso del nostro in qualsiasi stagione decidiate di andare (consigliato è comunque il periodo tra maggio e ottobre).
Avendo a disposizione due giorni, la nostra visita alla città è stata abbastanza intensa, ma avendone a disposizione uno in più potrete immergervi ancora meglio nella cultura locale e assaporare al meglio lo stile di vita rilassato della città.
Dall’aeroporto si può raggiungere comodamente il centro con un autobus cittadino, precisamente il n. 406. Il centro del centro della città è senz’altro il Rynek, la piazza del mercato, che in gran parte è stato splendidamente ricostruito, come quasi tutta la città, dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale. La piazza, grandissima, è in stile gotico polacco e vanta degli edifici davvero splendidi come il Municipio, visitabile e sede di mostre temporanee, e la cinquecentesca torre con l’orologio astronomico oltre a bei palazzi di mille colori. Nel seminterrato del municipio e assolutamente da visitare è la Piwnica Świdnicka, una cantina risalente al 1300 dove gustare la birra locale e il cibo tipico della zona. Ottima la carne e una zuppa servita all’interno di una pagnotta di pane, meravigliosa la birra, la vita e il locale.
Dal Rynek si può arrivare direttamente alla Piazza del Sale, graziosa con le sue bancarelle di fiori aperte fino a notte fonda. Non lontano l’Università con il suo bel profilo barocco e l’ambiente giovanile ci permettono un salto indietro all’interno di uno dei localini e bar.
Una delle zone più belle e tranquille per una passeggiata è la penisola Ostrów Tumski (ovvero sola della Cattedrale), in cui ha sede la straordinaria Cattedrale di San Giovanni e tante altre chiese, alcune delle quali molto belle. La passeggiata può continuare nell’orto botanico, nel giardino giapponese fino ad arrivare al Palazzo del Centenario, interessante esempio di arte del 900 oggi sede di concerti e fiere internazionali e di una bella fontana multimediale che farà la gioia dei vostri bambini.
Tornando verso il Rynek, si può scegliere di cenare all’economico ma davvero carino Przedwojenna o al Chatka per un gulash eccezionale.
Questa giornata è dedicata alla visita del Panorama di Raclawice un’opera d’arte davvero particolare è un diorama circolare enorme che riproduce la battaglia omonima tra l’esercito polacco e quello russo per ottenerne l’indipendenza. Attraverso pittura, alberi, carri e luci questa installazione vuole dare la sensazione di essere davvero immersi nella battaglia.
Il resto della giornata, se siete appassionati di arte, può essere dedicata alla visita del Museo Nazionale di Breslavia con opere polacche e una sezione dedicata all’oriente. Se non vi va di chiudervi in un museo, il consiglio è quello di passeggiare nel centro della città alla ricerca del terzo luogo comune, gli gnomi e di fermarsi nei tanti localini per una birra o una vodka per salutare al meglio questa splendida città!
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1998 - 2023 Marco Cavallini
ultimo aggiornamento 19/10/2021