Primi passi in Costarica
Malgrado le nuove leggi volute dal signor Donald Trump che rendono difficile il passaggio negli States da parte di chi è stato in Iran negli ultimi cinque anni, riesco ad andare in Costa Rica passando da Madrid e Panama. L'assoluto divieto di fumo negli aeroporti attraversati non mi ferma. Arrivato a San Jose recupero con le paglie e conosco parecchi taxisti nella bolgia appena fuori dagli arrivi dell'aeroporto, quindi recupero il mio gruppo di avventurieri e cerchiamo di smaltire il lungo viaggio. Prima ottima colazione a base di gallo pinto, prima di affrontare il primo vulcano del viaggio, il Poas ma le nuvole non ci permettono una bella visuale. Pranziamo in una soda , una tipica trattoria dove stramangiamo con gente locale. Delusi dalla visita al vulcano ci rifacciamo incontrando il primo bradipo e un numeroso gruppo di coatì dal naso bianco. Arriviamo finalmente alla meta Puerto Viejo de Sarapiqui , un colorato e vivo paesino sul fiume a due passi dal Nicaragua e da probabili traffici di droga. Natura eccezionale e favolosi sorrisi caratterizzano il nostro approccio con questa nazione senza esercito. Si cominciano a sentire le prime zanzare ma saranno poche.
Tortuguero la caraibica
Salutiamo lo splendido lodge che ci ha ospitato e saliamo sulla lancia con cui percorriamo Rio Sarapiqui, Rio San Juan e rio Colorado debordando in Nicaragua con gli opportuni controlli di dogana. Incontriamo coccodrilli e tantissimi uccelli colorati, un vero paradiso naturale e dopo 6 ore siamo stanchi ma soddisfatti a Tortuguero. L'oceano è affascinante ma per niente propenso ad offrire possibilità di bagno così ci incamminiamo lungo il mare. Il paese è caraibico, tanta gente di colore e piccoli negozietti. Ottima cena a base di riso con salsa di cocco, gli immancabili fagioli e filetto di pesce, bagnati dalla solita birretta, finalmente fresca. Non ci sono macchine nè motorini, nessuna industria solo il suono delle onde, un'aria più respirabile ... una vera enclave ecologico. E non manca nemmeno l'ottimo cocco caduto dalla pianta. Amache e relax.
Da Tortuguero a Orosi
Natura! Stupendo giro in canoa dei canali di Tortuguero con calma e silenzio, il che ci consente di goderci il giro e di ammirare diversi animali. Il piccolo paesino si risveglia con calma e i bambini in divisa vanno a scuola. In lancia torniamo verso Moin, un'altra bella navigazione prima di sostare a Puerto Limon per mangiucchiare qualcosa. La nostra meta è Cahuita piena di locali e sempre con la sua atmosfera caraibica, il mare è un piccolo paradiso per i surfisti. Bandiera rossa per i bagnanti normali. Il ritmo di vita è più che tranquillo e ci se ne accorge a cena quando l'attesa è a dir poco infinita. Il riso è sempre presente sia a colazione che a cena. Entriamo nel parco: la simpatica Jacqueline come guida che si diverte prima ad illustrarci i poteri di diverse piante ed erbe poi a farci ammirare animali che da soli non riusciremmo a scovare. Minuscoli serpenti velenosissimi, una miriade di granchi e paguri, iguane e altri rettili mimetici, scimmie a go go, bradipi da due e da tre dita, coatì e moltissimi uccelli. E' una bella camminata nella natura di circa 9 chilometri; due ragazzi crollano per problemi di stomaco. All'uscita dal parco birretta da un toscano e poi lunga e tortuosa strada che ci porta ad Orosi in attesa di andare a vedere due vulcani. Ceniamo in una soda. Ci ha colpito la presenza di un corral circolare, tipo arena per corride in lamiera. Gente cordiale e ritmi lenti, a volte la gentilezza inganna come nel caso delle indicazioni stradali date da chi non conosce la strada ma non si risparmia e comporta chilometri in più!! Alla sera siamo sempre belli cotti. A 2000 di altezza c'è decisamente freschino ma dopo il caldo umido è un bel vivere. Non mancano le piantagioni di caffè.
Ma quanto piove in CostaRica?
Piove e si ride tanto, purtroppo ci va malissimo con i vulcani ma in compenso ammiriamo alcuni degli arcobaleni più belli mai visti, nella zona di Monteverde. Tanto tempo sul bus anche perchè l'autista non pare espertissimo delle strade. Bella la valle di Orosi con le chiese di Cartago, di una solo le rovine e nell'altra un sacco di pellegrini che si avvicinano inginocchiati all'altare. Irazu non si vede mentre al vulcano Arenal nemmeno ci proviamo. I giardini Lankester con tanti fiori strani e un rettilario affascinante. Alla sera prima due sode trovate sulla strada poi un ristorante come si deve. Sempre gradito il parmigiano reggiano!! Orosi, La Fortuna e infine Monteverde circondato dal parque nebuloso. Allegria e begli occhi nelle ragazze costaricane. Un po' stufi della pioggia ma sempre allegri noi !!!
Esiste anche il sole.
E' andata male con i vulcani ma poi il tempo migliora. A Monteverde ci godiamo il parco nebuloso e i giovani si lanciano con le zip lines mentre io con le mie vertigini mi accontento dei ponti, che attraversano il parco dall'alto. Si mangia sempre bene e comincia ad apparire il pesce sotto forma di ceviche, pesce crudo al limone e prezzemolo, specialità centro sud americana. Finalmente ecco il mare con le stupende spiagge vicino a Brasilito, il paradiso dei surf a Tamarindo straturisticizzata e playa negra isolata ed affascinante. Alla sera non possiamo mancare di partecipare alla festa paesana della monta dei tori, un momento decisamente popolare e partecipatissimo, emozioni e adrenalina. Escono i tori con i montatori che cercano di resistere in groppa al grosso recalcitrante animale e tanti del pubblico più o meno ubriachi in mezzo all'arena a fare i disturbatori rischiando la pelle. Ottima cena a base di frutti di mare, la gente ci accoglie sempre in modo amichevole. Tante le offerte di roba da fumare e tanta la birra che scorre, soprattutto Pilsen e Imperial. Lungo trasferimento sulla costa fino a Sierpe dove prendiamo una barca che attraverso interessanti canali ci conduce a Baya Drake incontrando scimmie cappuccino e scimmie congo, pappagalli coloratissimi e altri uccelli fino ad imboccare uno stupendo canale tra mangrovie. A Tarcoles incontriamo numerosi grandissimi coccodrilli, i piu grossi del Costarica tutti piazzati sotto ad un ponte. Baya Drake si presenta con una bella spiaggia attorniata dalla foresta e con acqua calda, un piccolo paradiso assolutamente fuori dal mondo. Sempre tutti allegri e anche abbronzati.
Corcovado
A Baya Drake è sole e mare, pappagalli e bungalows ecologici, a palafitta immersi nella natura verdissima con colibrì e farfalle che svolazzano liberamente attorno a noi. Come in tutti i parchi a Corcovado non si fuma ma si cammina in un clima molto umido. Cinque ore per ammirare tutti i tipi di scimmia presenti, tucani, ragni, il favoloso orsetto formichiere che cerca cibo scalando tronchi e picchiettandovi per catturare formiche e termiti Favoloso l'incontro con i tranquillissimi e grandissimi tapiri: me li aspettavo simili come grandezza a dei cinghiali invece sono almeno il triplo. Sono due giorni di relax a giocare sotto il sole sulla spiaggia. Per adesso il viaggio è stato magnifico per l'ambiente di natura straordinaria e debordante e per i compagni di viaggio sempre allegri ... invece fotograficamente non è stato un granchè, ma effettivamente la natura qua è più da godersi che da immortalare con la macchina fotografica.
ManuelAntonio
Lasciamo Baya Drake dopo essere saliti con qualche difficoltà sulla barca e a Sierpe ritroviamo il bus che ci porta velocemente a Quepos in ostello dove concedo lezioni di biliardo. Manuel Antonio è il parco più famoso e anche più frequentato del CostaRica, si incontrano animali ma soprattutto ci si gode la passeggiata e le belle spiaggie, dove i procioni rubano cibo ai turisti. Quepos offre anche un po' di vita mondana ma soprattutto mostra uno dei grossi lati negativi del CostaRica, la numerosissima prostituzione. Ascoltiamo un concertino dal vivo e salutate le scimmie cappuccino torniamo verso San Jose per una lauta cena di fine viaggio. Carino ma piccolo il museo dell'oro e molte le occasioni per i collezionisti di banconote e per gli appassionati di graffiti. Mi attende il volo per Madrid molto meglio di chi torna in Italia passando per Houston.
Fine viaggio
In definitiva quello in Costarica è stato un signor viaggio in mezzo ad una natura maestosa, ottimo il gruppo di Avventure nel mondo, con cui ho organizzato più di 50 viaggi, perlopiù caratterizzato da ragazzi giovani allegri e disponibilissimi. Li saluto a San Jose in partenza per Houston e mi lasciano sicuramente un po' di nostalgia. Mi incammino per la capitale e affronto il viaggio di ritorno insieme ad una bella ragazza rasta della Repubblica Ceca, che ha affrontato questo paese in couchsurfing. Molte le file all'aeroporto dove si paga ancora l'antica tassa d'imbarco!! A questo punto oltre ai compagni di viaggio e all'eccezionale autista vanno salutati anche i tanti bradipi, le moltissime scimmie, i sempre affamati coatì, i coccodrilli, le miriadi di specie di uccelli, le zecche del Corcovado, i granchi, i coloratissimi pappagalli, il riso, i manghi, i platanos, i gentilissimi costaricensi, le ragazze dagli occhi verdi e le guide munite di binocolo. E' un paese amato dai surfisti e ben organizzato per il turismo. Unico dispiacere il non aver visto nemmeno un vulcano!! Appassionatamente ....
Itinerario del Viaggio in Costa Rica
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons
1998 - 2022 Marco Cavallini
ultimo aggiornamento