In auto per la Germania
Arrivo in Baviera
Lunga la strada retta la via comunque ci metto abbastanza per arrivare da Fidenza alla zona di Berchtesgaden. Tengo una velocità tranquilla e mi godo il panorama soprattutto nella zona di Bolzano e poi in Austria tra laghi e foreste. Prima di uscire dall'Italia mi compro la vignetta da apporre sul parabrezza per passare in Austria, una sorta di tassa di soggiorno da 9 euro, più bassa la pagherò poi negli hotel tedeschi. Passeggiata a Berchtesgaden piena di turisti e quindi al lago Konigssee mentre il nido dell'aquila è già in chiusura. Belle le montagne granitiche e la foresta da cui sbuca qualche chiesetta romantica dal tipico campanile, case spesso dipinte fino all'arrivo a Inzellen, dove dormo da una simpatica coppia bulgara, l'uomo conosce qualche parola in italiano, mi insegna "grazie e "Buonanotte" in tedesco il che mi riempie di gloria!! Scopre che sono parmense e subito mi parla di Stoichov, centravanti bulgaro che ha miltato a Parma. Il matto del paese mi scrocca una sigaretta e poi mi illustra alcune sculture, purtroppo in tedesco!! Mi bevo le prime birre e poi a nanna per il meritato riposo della prima faticosa giornata di viaggio.
Le terre di Ludwig
La Baviera ospita i castelli di quel pazzoide di Ludwig e oggi ne ho visti tre, tra cui ovviamente spicca quello disneyiano di Neuschwanstein. Sono salito a piedi fino al Marienbrucke, un terribile ponte da cui si gode una suggestiva visuale del castello per poi ridiscendere a piedi sotto una fitta pioggia, dopo aver salutato due famiglie indiane con bambini infreddoliti che si erano rifugiate in un capanno ad attendere il marito sceso a prendere l'auto. I paesini bavaresi spiccano per le case con i muri dipinti, un particolorare che godo molto ma i disegni sono sempre classici. Belle le strade e i panorami, senza dimenticare le tette delle cameriere che quando sono in costume tipico rendono impossibile il non fermarsi ad esplorarle con gli occhi!! Sempre ottima la birra, nel secondo hotel la stessa chiave apre sia la porta esterna che quella della camera: mistero! come curiose sono le chiusure delle finestre, sempre che accedono su balconi, ma che hanno particolarità di serrature mai viste prima. Bandiere sulle auto e sui balconi ma penso più ai mondiali di calcio che al patriottismo. Il verde domina sotto i miei occhi.
Strada romantica
ovvero come perdersi per gli sterminati campi di grano tedeschi e ringraziare il navigatore del telefonino malgrado la voce odiosa e la frase più riccorrente "fate inversione a U". Belle le cittadine bavaresi con la facciata a punta, e tanto ordinatissime che c'è anche ci raccoglie con le mani dal pietrisco i cicchi di sigaretta, quando magari noi fumatori potremmo metterceli in tasca e buttarli nel primo cestino che incontriamo. Non so niente dei mondiali di calcio ma vedendo le tante bandiere tedesche sulle auto penso che la Germania sia partita bene. Io sono arrivato a Mespelbrunn, di poco in ritardo rispetto all'orario del check-in ma gentilissimi mi hanno anche cucinato un fantastico pollo con la panna, le patate ed una insalatona che rimetteva in piedi chiunque. Devo dire che i cretini in macchina esistono anche in Germania ma sono una minoranza e quindi si notano subito. Per adesso caldo di giorno ma bello fresco di sera e si sta proprio bene con una felpetta!
L'inglese lo sanno tutti
Parliamone! Prima sbaglio strada e mi faccio dieci chilometri di stupendo lungofiume sull'Elba fino ad un campeggio freak strapieno di ragazzini in vacanza da soli, forse scout, trovando una simpaticissima proprietaria che contatta quella del mio vero hotel e con cui mi siedo a bere una birra sulla riva. Trovato l'hotel e abbandonate ogni speranza di andare subito al parco della Sassonia svizzera mi trovo davanti un donnone che non sa una parola di inglese ma diventiamo subito fraterni e mi spazzolo l'ottima cena ordinata con gesti e con qualche sbirciata al manualetto di tedesco comprato appena prima di partire. Poi intervengono due ragazzi che si offrono da traduttori e tutto diventa ancora più facile. Bello il castello sull'acqua di Mespelbrunn e tanti i lavori in corso lungo le strade. Tanta foresta e poi i primi sassoni caratteristici, lo dice anche il nome, di questa zona.
Verso Nord
"Scusi ma il wi-fi non funziona, va e viene" "E' che siamo in Germania e qui non funziona mai niente, siamo la peggiore nazione del mondo, abbiamo addirittura perso con il Messico" - "Come scusi?" "Si abbiamo perso e adesso dobbiamo vincere con Svezia e Corea" "Beh tranquillo con la Corea ci perde solo l'Italia, a proposito di paesi dove non funziona mai niente!" Che dialogo!!
Bellissimo il parco della Sassonia svizzera con il suo antico ponte tra i massi che sbucano dalla foresta, e a proposito di foreste oggi ne ho attraversate tante fino al confine con la Polonia. I tedeschi attraversano il confine per fare spesa a prezzi piu bassi e i polacchi attraversano per farsi belli! Trovo il parco di Bad Muskau con il vecchissimo ponte di pietra, purtroppo è in ristrutturazione e non si specchia nell'acqua come nelle foto famose. Al monstero di Chorin compro miele bianchissimo quindi mangio in un ristorante pieno di italiani che discorrono di pensione e di Salvini che salverà l'Italia ... io non apro bocca se non per sfoderare il mio miglior inglese con la cameriera cercando di non far vedere che sono italiano anch'io, si rischia la discussione accesa. Tutto bene.
Vento e pioggia sul mar Baltico
Belle le bianche scogliere del parco nazionale sull'isola di Rugen, peccato solo che mi sono preso una bella acqua camminando nella foresta. Vento e fresco in serata malgrado l'apparizione del sole. Dormo in un hotel gestito da ungheresi che cucinano un ottimo gulasch. Riguardo al conoscere l'inglese oggi pochi o nessuno, se non un ragazzo che mi offre gratuitamente il tagliando del parcheggio. Al centro del parco c'è un baretto gestito da un uomo barbuto che mi offre un bel pezzo di ciambella salata per ritemprarmi le ossa bagnate. A Stralsund cerco di visitare l'Ozeanum ma c'è una fila clamorosa e preferisco mangiare calamari dalle barche trasformate in bar nei canali vicino al porto. E' sempre bello il mar Baltico anche se già il colore non richiama al bagno e infatti toccando l'acqua la trovo gelida. Mi sa che adesso la temperatura in Italia è ben differente.
Sul mar Baltico c'era freddo
E ho addirittura usato il giaccone che genialmente avevo infilato nel baule prima di partire. Ma partiamo con ordine dopo aver costeggiato il confine con la Polonia sono arrivato all'isola di Rugen e sotto l'acqua ho ammirato le belle scogliere bianche poi costeggiando il freddissimo Baltico ho raggiunto prima Wismar, un bel paesino e ho apprezzato ancora una volta l'arte tedesca di regalare il biglietto del parcheggio, contraccambiando in serata con una gioiosa coppia di anziani. Tappa a Cuxhaven e caccia ai mulini a vento, ne ho visti tanti ma meno del previsto. AAlle sette di sera le strade erano deserte, tutti ad attendere la partita e silenzio fino alla fine quando all'ultimo secondo la Germania ha vinto e si è scatenata la gioia con grandi bevute di birr e macchine strombazzanti. Da notare che tante auto girano con le bandiere attaccate ai finestrini, anche bandiere di altre nazioni ovviamente in minoranza. E' piovuto parecchio in questi giorni ma va bene lo stesso. Ad Externsteine pensavo di trovare neonazisti invece ho trovato parecchi vecchi hippies malconci, è un luogo esoterico, con delle roccie in mezzo al verde che si scalano con lunghe e sfiancanti scalinate. Visito un parco museo di sculture, una bella passeggiata in un bosco. Ma il clou è il museo di auto storico abbandonate e piene di ruggine creato da un miliardario nel boschetto di fianco alla sua fantastica casa. Sostiene che questa è la giusta fine che devono fare le automobili, mi presento al cancello e vengo lasciato entrare insieme ad un altro fotografo, alla moglie ed altri due turisti: un luogo spettacolare. Non c'è più la macchina di Hitler perchè la figlia vendendola si è garantita un buon gruzzolo per mantenere intatto il luogo ereditato. Bel colpo e tanti ma tanti scatti fotografici. E adesso passeggiata serale sul Reno ad Andernach, paesino tranquillo famoso per un geyser. Sono già sulla via del ritorno.
Il Reno
Parlerò subito delle tazze dei cessi dell'ultimo autogrill frequentato , non sarà un gran argomento ma è stata una sorpresa che mi ha lasciato basito. Avvicinando la mano all'interruttore a sensibilità non solo parte l'acqua dello sciacquone ma esce una spazzola a vapore che si posiziona sull'asse e questa comincia a roteare passando completamente sotto ai vapori ... mai visto prima! La giornata è iniziata con la visita a Cochem dove ho anche comprato tre bottiglie di riesling che si uniscono all'unica (per ora!) di birra nel mio baule. Bella cittadina e bella passeggiata al castello, passeggiata che ripeto dopo nemmeno un'ora al castello di Ertz. Raggiungo quindi il Reno e le sue belle cittadine mi sorprendono per i pochi turisti, forse sono tutti sui grandissimi battelli da crociera. Castelli sulle colline dominano le solite immense foreste. Dormo quasi sempre in alberghetti di campagna con il solo rumore degli uccelli ed una temperatura feesca, insomma si gode!
Foresta nera
Saluto il Reno e mi addentro nel monastero dove hanno girato "Il nome della rosa" e quando ne esco il baule comincia a contenere una discreta quantità di birra oltre che di riesling. Devio verzo il Saarland, zona famosa per le miniere di ferro e mi reco al Veltculturerbe, una immensa fabbrica dismessa dove lavorarono addirittura 17000 persone e ora trasformata in zona per mostre come quella sulla Regina Elisabetta dell'italiano Pellizzari e quella sui graffiti e sulla street art di Bansky e altri. Ma visitare l'immensa fabbrica è favoloso, pochi i visitatori e tanti gli angoli suggestivi, sempre pensando a come doveva essere dura lavorarci dentro. Un must per gli amanti dell'archeologia industriale Da qui mi addentro nella foresta nera tra cascate, orologi a cucu ed il silenzio della Germania intera mentre si gioca la partita, una partita clamorosa perchè anche la Germania incontra la sua Corea e dopo è solo silenzio. Bello Schillach e favoloso il paesino di Geggenbach, poi ci sono i castelli come Hohenzollern e Lichtenstein, piccolo ma affascinante. Concludo andando a dormire a Blaubeuren famoso per una sorgente con un'acqua dal blu che sembra innaturale. Sempre abbondantissime le porzioni di cibo a cena, dopo tante bistecche è la volta di un signor pesce! Non amo i negozietti ma a Triberg, regno degli orologi a cucu, i negozietti che forniscono tra l'altro i mercatini di Natale sono effettivamente pieni di chicche. E piove anche stasera.
Fine viaggio
Attraverso la Svizzera e torno a casa. Un viaggio interessante ma decade il mito dell'ordine tedesco. Tanti i lavori in corso ed un popolo effettivamente ospitale ma non cosi organizzato come si crede, a parte le colazioni quasi sempre da applausi. Tanti i militari sul lago di Costanza. Nessun problema durante il viaggio, solo un flash sospetto in un paesino che mi fa pensare che presto mi arriverà a casa una multa fatta con autovelox. Depositate in frigo le tante birre e il barilotto verrà probabilmente immolato la sera della finale dei mondiali. Per il prossimo giro in auto penso che punterò ai Paesi Bassi. Qui il costo della vita si è dimostrato piu che decoroso e non dovrei aver speso un capitale. Bene! Dovevo cambiare aria e l'ho fatto.
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1998 - 2023 Marco Cavallini
ultimo aggiornamento 19/10/2021