Emozionarsi ad Hiroshima
Attendevo questa visita da una vita. Alla mattina prestissimo partiamo per Hiroshima, ho guardato l'orario dell'alta marea cosi decido di visitare prima Miyajima famosa per il torii rosso che sbuca dall'acqua appunto quando l'acqua è alta. Ci arriviamo con un veloce traghetto ed una passeggiata che ci consente di assaggiare le sue famose ostriche in tutti i modi, buonissime sempre. Piove tantissimo ma tra templi, musei e pagode a cinque piani questo luogo ci affascina e ci entusiasma poi andiamo a visitare Hiroshima e qui non mancano i momenti emotivi. Il primo impatto è con la famosa cupola rimasta in piedi dopo l'esplosione atomica poi il monumento agli studenti morti (circa 12000) nei giorni successivi per aver prestato soccorso, quindi la fiamma che purtroppo non si spegnerà mai ... o meglio si spegnerebbe quando scompariranno le armi atomiche! Ci sono un sacco di scolaresche che cantano davanti al monumento ai bambini e scappa qualche lacrima. Il museo è interessantissimo, spiega nei particolari uno dei piu grandi crimini contro l'umanità.
Lascio il gruppo e vado a cena con un'amica giapponese che non vedevo da anni, mangiamo ottimamente, beviamo anche molto e al ritorno riesco miracolosamente a non perdermi ... la prendo solo lunga, una fermata in più ed un'inversione a U affrontate con calma olimpica malgrado fossero gli ultimi treni. Che giornata!! Farò fatica a dimenticarla. Doccia veloce e a letto .. domani è un altro giorno!
Il castello bianco
Ultimo giorno con la tessera JR per i treni così ne approfittiamo per andare a Himeji a visitare un castello bianco. Appena usciamo dalla stazione lo vediamo in lontananza, impossibile sbagliare strada ... entriamo e cominciamo a salire su per le tantissime scale che ci portano all'ultimo piano ammirandone la struttura fatta di robuste travi di legno, per il resto c'è da dire che è completamente vuoto di mobili, arazzi o altro per cui non è poi una visita entusiasmante. Mentre molto carini sono i piccoli ma tenuti benissimo giardini imperiali, così da diventare ideali per le classiche foto di matrimonio. Finita la visita rientriamo a Kyoto e faccio la mia prima esperienza con i bento box, pranzi già pronti confezionati e venduti nei supermercati ... ovviamente provo il sushi e ne rimango entusiasta, infatti mi era stato ampiamente consigliato. Arrivati a Kyoto prendiamo un treno locale e ci rechiamo alla vicina Arashiyama, con la famosa camminata nella foresta di bamboo, bamboo decisamente grandi e luogo affascinante che forse ha ispirato Franco Maria Ricci per il famoso Labirinto di Masone. E' una zona molto tranquilla e curata di Kyoto, la lasciamo per immergerci nei quartieri di Gion e Pontocho, in cui incontriamo anche tre geisha (o maiko?), dal volto bianco e dalla figura estremamente elegante. Anche oggi le gambe non si sono risparmiate!
Un giro a Kyoto
Ultimi giorni di viaggio e finalmente ci dedichiamo alla città di Kyoto, in mattinata facciamo l'abbonamento dei bus e ci dirigiamo verso la zona di Higashiyama dove comincia la solita lunga passeggiata giornaliera. Si comincia col Kiyomizudera scendendo per scale buie a toccare una pietra porta fortuna. C'e' un sacco di gente ma il posto è veramente bello e regala una signora panoramica di Kyoto. Poi superate le stradine turistiche tutto diventa più tranquillo e silenzioso, sotto una collina alberata, l'immenso angolo verde che circonda la città. Il monumento al milite ignoto ci emoziona e ci regala sorrisi nella retrostante galleria con statue dedicate all'oroscopo cinese. E quindi la volta del Todaji, un tempio zen dal curatissimo giardino di roccie. Ascoltiamo anche le preghiere dei monaci, e non manchiamo di dedicarci ai soliti assaggi gastronomici. Prendiamo il bus e via dall'altra parte della città per goderci la visita del famoso padiglione d'oro in un bel laghetto con fiori viola. A cena si va ancora in stazione, è serata di tempura veramente buona poi il dolce ci tocca portarlo via e mangiarlo in stanza perchè le pasticcerie stanno chiudendo. In zona smoking mi ritrovo con un tedesco conosciuto ieri che mi offre del vino bianco cileno "Alegramente" e poi partiamo parlando di Messner, anche lui è uno scalatore, per finire a discutere di Fermi e Tesla ... sempre strani e interessanti gli incontri che si fanno viaggiando.
Kyoto e i No Nukes
Dopo l'ottima prima giornata a Kyoto e una buona dormita le gambe sono pronte per affrontare la seconda giornata. Vado subito a comprare i biglietti del treno di domani per il Kansai Airport di Osaka poi via con il solito abbonamento giornaliero dei bus. Prima tappa è il castello di Nino-ji, in ristrutturazione ma con stanze decorate in modo favoloso, c'è un sacco di gente e tante scolaresche. Carini i giardini. Ci incamminiamo per la città fino all'affascinante Nishiki Market dove assaggio un po' di tutto, ci sta il pranzo e non solo. Che bello vedere in che modo ordinato vengono esposti i prodotti. Concludo con un caffè freddo e poi via alla camminata del Filosofo, molto piacevole. Si comincia da templi grandiosi in un clima più che zen e si finisce con giardini a dir poco meravigliosi, montagnole di sabbia, muschio e piante sempre ben tenute e potate ... che dire sono siti protetti dall'Unesco e un motivo ci sarà. Ultimi acquisti di tele e di bastoncini per mangiare, i negozi "all for 100 Yen" sono pronti all'uso. Non mancano boutique curiose e prodotti alimentari da sperimentare, come i gelati e i ghiaccioli al the verde. Ma la cosa più rimarchevole è notare come la zona verde sotto le colline di Kyoto regali momenti di pace e sia in contrasto con la grande città che ci vive sotto, ma forse non è contrasto ma complementarietà.
Arrivati in stazione noto subito una folla rumoreggiante, è in corso una manifestazione contro il nucleare, i famosi No Nukes manifestano perchè non si ripeti un'altra Fukushima. Per tutto il viaggio avevamo incontrato bambini che raccoglievano fondi per la ricostruzione a fronte del terremoto di Kumamoto. Sempre molto frequentate le smoking area.
Da Kyoto all'Italia passando per Shangai
Festicciola serale con il solito tedesco e con un messicano per chiudere l'esperienza giapponese, esperienza che mi lascia tantissimo! In mattinata ci trasferiamo al Kansai Airport di Osaka, munito di smoking rooms (!!). Controlli mai visti prima al check-in cinese poi finalmente siamo a Shangai, e ci tocca assolutamente farci un giro. In primis per sperimentare l'eccezionale Maglev, treno unico al mondo su mono-rotaia a levitazione magnetica ... e dici poco!! Il primo contatto con i cinesi ci dimostra subito la differenza con gli educatissimi ed organizzatissimi giapponesi, c'è poco da fare! Passeggiamo sulle strade principali tra palazzoni tipicamente di stile Partitico e grandi agglomerati di fili elettrici, e anche qua non mancano le occasioni per assaggi gastronomici, e ci mancherebbe! Finalmente arriviamo nel Bund, il quartiere sul lungo fiume, ed è Spettacolo! Grattacieli di forme uniche al mondo in contrapposizione con vecchi palazzi di vario stile, tutti con bandiera o stella rossa (!).
C'è una folla immensa, effettivamente sembra un luna-park invece è la dimostrazione di vitalità della nuova Grande Cina ... le foto si sprecano davanti al passaggio di velieri e altre strane imbarcazioni piene di luci. Poi ci mancava solo il passaggio sotterraneo su mono rotaia con musica ed effetti luminosi prima di sbucare davanti alla Torre, un'immensa nuova costruzione che ci regala anche una performance di illuminazione a ritmo di musica classica. Accipicchia!!! Questa Cina è avanti davvero ... dal comunismo al mega capitalismo basato sull'immagine! Mi mangio un bel maiale in agrodolce con ananas e poi via a cercare di trascorrere nel miglior modo le dodici ore che ci separano da Milano. Arrivo a casa distrutto ma felice per il gran viaggio e adesso devo cercare di smaltire velocemente l'enorme fuso orario, ben 7 ore! Dopo ci sarà il tempo per trarre le conclusioni finali.
Conclusioni nipponiche
Per anni ho snobbato il viaggio in Giappone, volevo prima vedere altre zone dell'Asia finchè alcuni incontri e alcune letture hanno cominciato a spingere fortemente in direzione nipponica. Ed è stata una grande esperienza, un paese che mescola grande modernità con antiche tradizioni, una gran cultura assaggiabile anche nella locale gastronomia e un'educazione civica più che invidiabile. Mi è piaciuto addirittura visitare una città immensa come Tokyo, e senza provare la solita ansia che mi sovviene nelle metropoli.
Il merito va anche allo stupendo gruppo di Avventure nel Mondo che ho condotto tra le meraviglie nipponiche, e questa è l'ennesima soddisfazione che ricevo dalla storica associazione di viaggio che mi ha insegnato a viaggiare e a vedere più a fondo la realtà del mondo.
Treni superveloci, cibo sempre buone e ovunque: se non sono ingrassato è anche perchè abbiamo fatto oltre 200 km. a piedi in due settimane!! E' un viaggio da organizzare bene da casa così poi si scopre che muoversi in metro a Tokyo o in bus a Kyoto non è così difficile. Si respira cultura zen, o meglio malgrado l'apparente caos si nota tranquillità e disponibilità, due cose che adoro. Dovrò per forza tornare ad esplorare le zone che non ho visto e lo farò con grande gioia, come quella provata a ritrovare un'amica dopo sei anni. Come sempre sono tante anche le contraddizioni, d'altronde la frenesia della vita si vede ai grandi incroci, nelle stazioni e nei ristorantini che ospitano i pendolari in giacca e cravatta a tarda ora. Ma che dire poi di tutti i tipi di piatti gastronomici finti esposti nelle vetrine ... una tentazione per gli occhi!
E sempre è presente una grande dignità e il grande orgoglio di essere giapponesi. Qualunque lavoro uno faccia, dal più importante al più umile, lo svolge come se fosse la cosa più importante e fondamentale al mondo. Come dimenticare l'emozione vissuta nell'affrontare quel grande dramma che ha rappresentato il crimine commesso a Hiroshima, che ha visto una grande fetta di popolo sacrificarsi per la ricostruzione, così come comoscere la storia dell'aviere diventato monaco che ha speso il resto della sua vita per riportare a casa le salme dei combattenti nipponici dispersi. Che bel popolo!
Marco Cavallini
Itinerario del viaggio in Giappone
I racconti sono stati inizialmente pubblicati sul Blog "Tentativi digitali" dove sono presenti anche molte altre foto.
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons
1998 - 2023 Marco Cavallini
ultimo aggiornamento 19/10/2021