lunedì 7 novembre 2005 16.31
Il viaggio continua! Ogni tanto appare qualche segnale di stanchezza e a volte anche di
tristezza, quest'ultima causata da un pietoso personaggio del mio gruppo restio a rispettare
le regole di questo paese, giuste o sbagliate che siano: ieri questa ragazza si è permessa di
girare su un ponte trafficato senza velo e di fumare, due cose assolutamente vietate per le
donne e a mio parere degne solo di una persona che dovrebbe evitare di viaggiare!!!
Siamo arrivati a Kashan, un piccolo paesino caratterizzato da case kagiare, con stupendi
cortili interni, specchi, giardini e stupende decorazioni ... una di queste precedentemente
adibita ad hammam (bagno turco) è ora una meravigliosa casa da thè.
L'incontro più bello della giornata è stato con una troupe televisiva iraniana che ha
intervistato vari personaggi del gruppo: è emerso deciso l'entusiasmo per questo viaggio,
per le bellezze architettoniche e soprattutto per l'ospitalità e la gentilezza del popolo
persiano ... il tutto in netto contrasto con l'immagine che viene trasmessa da noi, infatti
non dimentico tutti quelli che parlando di questo mio viaggio mi hanno dato del pazzo o
addirittura dell'irresponsabile mentre io adesso più di prima lo consiglio a tutti,
soprattutto come viaggio individuale o di pochi per poter meglio assaporare il contatto con
la popolazione.
Oggi ci siamo fermati anche ad Abyaneh, un paesino protetto dall'Unesco, con le sue
caratteristiche case in pietra rossa, abitato da Zoroastriani le cui donne velate,
indossano però coloratissimi vestiti con decorazioni floreali. A tal proposito mi torna anche
in mente un personaggio conosciuto sull'immensa Imam Square di Esfahan, anch'egli zoroastriano
che si era lanciato in dure esternazioni contro la religione e contro il governo islamico,
lasciandoci un po' intimoriti, anche perchè osservato a distanza da due personaggi barbuti.
Oggi mentre camminavo solitario sono stato attratto da un classico profumino di pane fresco e mi
sono avvicinato ad una casa dove due donne stavano cocendo il pane, subito mi hanno chiamato
per regalarmene uno con origano e semi di sesano, veramente buonissimo e ancor di più
considerando che mi è stato offerto con grandi sorrisi e che non è la prima volta che succede.
Succede spesso anche da noi, vero?
Un'altra considerazione importante da fare su questo viaggio è che sicuramente l'Iran va
considerato come un paese occidentale, in quanto a sviluppo, pulizia delle strade,
tipo di vita ... forse lo assocerei alle zone del Sud Europa, purtroppo con un regime duro e
teocratico e con poco rispetto per i diritti umani, come si evince dall'ultima esecuzione di
due ragazzi omosessuali.
Diverse persone che ho incontrato mi hanno parlato del pericolo di un attacco americano come
di una cosa che sicuramente non succederà perchè loro sentono che il paese sta cambiando
piano piano, diventando sempre più democratico e con tantissimi interessi con i grandi paesi
dell'Europa ... anch'io che prima ero molto pessimista adesso che sono stato qui faccio fatica
a credere all'ipotesi di una guerra e ovviamente spero caldamente di non essere smentito dai
fatti!!
Nei prossimi giorni visiterò la città santa di Qom, Teheran e poi mi sposterò a Tabriz per
concludere questo mio stupendo e interessantissimo viaggio persiano, con la speranza di avere
ancora cose da scrivervi e di trovare lettori. Non immaginate nemmeno quanto mi ha fatto
piacere essere stato definito un "grande amico del Joe's"!!!
mercoledì 9 novembre 2005 16.30
All'improvviso le temperature sono calate tantissimo, abbiamo ritrovato Teheran circondata da montagne coperte di neve e soprattutto l'accoglienza è stata sotto una pioggia torrenziale.giovedì 10 novembre 2005 15.45
Oggi ho salutato il gruppo di persone che mi ha seguito in questo stupendo viaggio persiano e
siamo rimasti in tre. In mattinata ho conosciuto un aspetto nuovo della caotica Teheran che
si ripeterà anche a Tabriz. Ci siamo incamminati per le strade scoprendo che ogni strada o
ogni suo settore è dedicato a negozi con identici articoli, prima la strada con tutte le
cartoline d'auguri, poi la cancelleria, quindi le borse di plastica, poi negozi di moda,
quelli di ottica, quindi i negozi di scarpe dove si aggiravano solo donne infatti abbiamo
subito scoperto che erano soltanto negozi di scarpe femminili mentre più avanti c'erano
quelle maschili e gli articoli sportivi.
Dovevamo avere l'aereo per Tabriz alle 14.50,
purtroppo per vari contrattempi siamo stati pronti per partire soltanto alle 12.45, alla
mattina presto ci vorrebbero trenta minuti per raggiungere l'aeroporto Mehrabat ma a quest'ora
non c'è tempo. Prima impresa è stata fermare un taxi, invece di uno regolare con banda
arancione su sfondo bianco ne abbiamo fermato uno abusivo, spaventato dal traffico ho
concordato 40000 rial per la corsa e soprattutto gli ho detto che rischiavamo di perdere
l'aereo quindi sono salito nel posto di fianco all'autista. Immaginatevi di sedervi davanti
ad un videogame e mentre il taxista guida davanti a voi appariranno gli imprevisti più assurdi
e i personaggi più a sorpresa. Alcuni momenti clou di questa folle corsa: un'incrocio in cui
da una parte sopraggiungevano 9 motorini e subito dall'altra parte ne arrivavano 15 ....
evitati tutti, come? Non lo saprò mai!!! Ha preso i vicoli più incredibili per poi buttarsi a
capofitto quasi senza guardare nelle strade più trafficate, ora non ho più paura in auto!!!!
Unico errore: ha seguito un'altro autista apparentemente esperto che però ha
imboccato una strada chiusa, quindi 50 metri in retro per tornare sulla retta via ....
stessa retromarcia utilizzata poi alla "Miami Vice" in una strada ufficialmente a 5
carreggiate con invece 7 diverse colonne!!! Dopo tutte queste incredibili manovre, alle
14.31 con ogni speranza gettata al vento, abbiamo parcheggiato a 200 metri
dall'entrata dell'aeroporto, superato velocemente un mega controllo con metal detector
all'entrata dell'aeroporto e alle 14.37 eravamo al check-in: imbarchiamo e
facciamo clamorosamente l'insperata boarding card con il consiglio dell'impiegato di andare
"as soon as possible"!!! Alle 14.47 ci imbarchiamo come ultimi passeggeri sul Teheran - Tabriz,
roba da non credere e da restare assolutamente senza fiato.
Adesso siamo in una citta' apparentemente piu' tranquilla!!!
venerdì 11 novembre 2005 16.22
Arrivati a Tabriz abbiamo subito organizzato per le visite nei dintorni dell'indomani, venerdì,
perché essendo festa è inutile rimanere in città con tutto chiuso. Dopo due settimane di kebab
abbiamo deciso di cedere alle lusinghe di una pizza, siamo entrati in un locale completamente
vuoto rimanendo sorpresi dal fatto che nel giro di pochi secondi si è riempito ...
lasciandoci il dubbio che entrare per primi qui porti sfortuna!!!
Trovandoci all'opposto
del nostro hotel ci siamo concessi una passeggiata di due ore abbondanti attraversando
tutta la città e facendoci così un'idea di questo luogo al confine con l'Azerbajgian,
caratterizzato da un freddo pungente che comunque ci aspettavamo di trovare visto il panorama di
montagne imbiancate che godevamo dall'aereo. L'immagine più bella di questa passeggiata
resta sicuramente quella di un locale con due file di tavolini lungo i due lati completamente
pieno di anziani intenti a fumarsi ognuno il proprio narghilè: bellissimo!
Alle sette siamo partiti in direzione Jolfa e costeggiando il confine azero siamo arrivati
alla bella chiesa di Santo Stefano, un'antica chiesa dall'imponente cupola e
purtroppo in pessime condizioni di conservazione causa il passare del tempo e la
poca cura visto che gli unici interessati sono gli armeni: una minoranza.
Da qui lungo trasferimento nel passato, ovvero a Khandavan, la cosiddetta Cappadocia iraniana.
Khandavan è un piccolo paesino costituito da pinnacoli di roccia lungo la montagna e la gente
vive o nelle grotte scavate al loro interno o in case di mattone comunicanti con le stesse
grotte, i tanti fili elettrici ci lasciano intendere che tutte sono dotate di illuminazione e
televisione viste le tante antenne ma ci lasciano dei seri dubbi circa la presenza di acqua
corrente. Tra i vicoletti tutti si muovono facendo uso di muli per portare sacchi in casa o
verso la strada principale, ovviamente le donne sono velate, con vestiti bianchi o grigi e
disegni di fiori, tanti gatti e soprattutto tanti polli e pecore che vengono messe a dormire in
grotte sotterranee .... mi è veramente sembrato di camminare nel passato più passato che mai!!!
Stasera mi attende l'ultimo kebab del viaggio: abbiamo individuato un posto dove mettono alla griglia
specie di "scimitarre" circondate di carne macinate che poi servono avvolte nel solito
delizioso pane locale ... addirittura il padrone si spellerà in grandi ringraziamenti per aver
scelto il suo locale, sicuramente non frequentato dai pochi turisti che si avventurano fino a
qui.
Tanto ci sarebbe da dire sulle discriminazioni che subisce la donna in questo paese, tanto ci
sarebbe da dire sul tipo di governo... ma in questi giorni in cui ho viaggiato per la Persia
io sono rimasto colpito dall'assoluta mancanza di miseria, dai tantissimi telefonini e dai
negozi pieni di ogni ben di Dio ... tutte cose che fanno pensare ad una discreta situazione
economica e poi tantissima gentilezza, disponibilità e voglia di confrontarsi con l'ospite
che viene da paesi lontani come distanza e come cultura.
Sì, sono strafelice di non aver ascoltato quei tanti che mi davano del pazzo prima di
intraprendere questo viaggio perche' ora sono convinto più che mai che la Persia o l'Iran
(chiamatelo come preferite!!) sia un Grandissimo Paese!!
Ciao a tutti e arrivederci a Fidenza dal Joe's!!!
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ultimo aggiornamento 20/10/2021