Il Viaggio | Le Feste |
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Itinerario (6 giugno - 28 giugno 2003)
06/06 Milano - Atlanta
07/06 Atlanta - Lima
08/06 Lima - Pisco
09/06 Pisco - Ballestas - Huacachina - Ica - Nazca
10/06 Nazca - Chaucilla - Arequipa
11/06 Arequipa
12/06 Arequipa - Chivay : i miei primi quarant'anni
13/06 Chivay - Colca Canyon (ben dodici condor!!) - Puno
14/06 Puno - Isole Uros - Taquile - Puno
15/06 Puno - Yunguyo - Copacabana - Isla del Sol - Copacabana : primi passi in Bolivia.
16/06 Copacabana - LaPaz
17/06 LaPaz - Valle de la Luna - Valle de las animas - LaPaz
18/06 LaPaz - Tiwanako - Desaguadero - July - Sillustani : di nuovo in Perù!
19/06 Puno - Cuzco : Corpus Christi
20/06 Cuzco - Chinceros - Ollantaytambo - Pisac - Cuzco
21/06 Cuzco - Km.104 - Whyna Wuayna : non un trekking ma una passeggiata!
22/06 Whyna Wuayna - Machu Picchu - Aguas Calientes (ritemprarsi è d'obbligo!) - Cuzco
23/06 Cuzco : Ringraziamento al Cuzco.
24/06 Cuzco - Sachsayhuaman : Inti Raymi, la Festa del Sole
25/06 Cuzco : Ringraziamento al Cuzco, parata degli studenti.
26/06 Cuzco - Lima
27/06 Lima - Atlanta
28/06 Atlanta - Italia
il mio primo viaggio in Perù del 1994.
Indirizzi utili :
La Piccola Locanda
il Portale sul Perù
Learn Spanish in Peru
Cordillera Blanca Trek
Un breve commento al viaggio:
Dopo dieci anni ho deciso di tornare in Perù, l'occasione è data dalla possibilità di assistere alla
Festa del Sole, pensavo che fosse soltanto un grosso appuntamento turistico ma mi sbagliavo: è una ricorrenza molto
sentita!
A parte i grossi cambiamenti e l'apparente maggior tranquillità nel viaggiare per questo paese, il viaggio si è
rivelato una grande scoperta. Certo i monumenti e le grandi attrazioni archeologiche non sono cambiati, invece mi sembra di
poter dire che il paese si sta sviluppando a buon ritmo: un segnale di ciò è dato ad esempio dai tantissimi
internet cafè presenti ovunque, frequentati sì dai turisti ma soprattutto sempre stracolmi di peruviani (non
solo studenti) che apprezzano lo strumento per le possibilità di innovazione e per tenersi in contatto con il resto
del mondo.
Visitare il Perù in giugno significa immergersi nelle feste: dalle tante celebrazioni per Sant'Antonio, sicuramente
uno dei santi più amati nel Sudamerica cristiano-sincretico, alla sentitissima festività del Corpus Christi che
nel Cuzco è festeggiata anche con abbondanti libagioni, tra cui spicca il chiryhucho, un piatto molto ricco che viene
consumato solo in questa occasione. Tra i suoi tanti "ingredienti" spicca il cuy (maialino d'india) che però ha il
brutto difetto una volta arrostito di presentarsi come molto assomigliante ad una pantegana (in fidentino "ponga", n.d.r.), comunque
se si supera la naturale diffidenza è decisamente gustoso.
Sorprendente è stata la visita ad un paesino vicino a Chivay in occasione di Sant’Antonio, con messa affollatissima
seguita da balli in costume tipici, e per noi anche dal servizio fotografico cui abbiamo partecipato perchè un
fotogiornalista ha "approfittato" della nostra presenza per fare fotografie da utilizzare per pubblicizzare turisticamente
la zona.
Cuzco è effettivamente pieno di turisti in questo periodo (ovviamente gli alberghi aumentano i prezzi), interessati
perlopiù alla festa del Sole, mentre snobbano le fantastiche parate che caratterizzano questi dieci giorni di
"Ringraziamento al Cuzco". La più immensa parata è senz'altro quella del 23 giugno, con decine di migliaia di
persone giunte da tutto il Perù che sfileranno dalle 10 della mattina alla mezzanotte con gli abiti tradizionali
della loro regione, ballando e suonando. Oltre ai vari paesi ci sono anche i gruppi che rappresentano le varie classi
sociali, tra questi panettieri, contadini, muratori, avvocati, professori e il coloratissimo gruppo dei pompieri.
Forse ancor più entusiasmante la parata del 25 giugno, dove sfilano tutti gli studenti, dai 5 anni in su che dopo
giorni e giorni di prova possono finalmente danzare in costume davanti alla gran folla che li festeggia per 5 ore.
Inty Raimi ovvero la Festa del Sole si svolge il 24 giugno nella spianata di Sachsayhuaman. Qui tra le belle rovine della
"fortezza" viene montato il finto tempio dove si svolgeranno i momenti culminanti della celebrazione, tutt'attorno le
tribune per i turisti facoltosi e soprattutto la collina rocciosa dove siede il pubblico peruviano e molti stranieri come
noi che preferiscono una lunga attesa in mezzo alla gente comune invece della comodità. Si trascorre la mattinata
chiaccherando e scherzando, ma anche mangiando scambiandosi cibo con i vicini tra cui spicca una simpaticissima bambina
incuriosita dalla mia macchina fotografica di cui diventerà un'esperta. E' vero come dice qualcuno, che dalle tribune
"turistiche" si vedono meglio i costumi coloratissimi ma secondo me è molto più interessante vivere questo
sentitissimo evento con la gente locale. Alla fine dei conti altro non è che una grandissima rappresentazione
teatrale con un sacco di comparse in costume, e il colpo d’occhio soprattutto iniziale lascia a bocca aperta. Un po' di
fatica la si fa poi per scendere a piedi in mezzo alla clamorosa folla tra le piccole stradine che riportano a Cuzco.
Parlando di Perù non si può fare a meno di parlare anche di Machu Picchu: l’altra volta l'avevo raggiunto dopo
un trekking di 4 giorni lungo il famoso Camino Inca, non si cammina molto (circa 6 ore al giorno) ma si superano notevoli
dislivelli con addirittura un passo a 4200 metri quindi si cammina molto piano. Quest'anno ho invece preferito il più
breve trekking di due giorni con partenza dal Km.104 (o 107?) da cui in tre orette si arriva al rifugio del Whyna Wuayna
per poi alla mattina presto raggiungere in un'ora il Machu Picchu e dopo il favoloso colpo d’occhio dall’alto visitare per
bene questa mitica città prima dell’arrivo del grosso dei turisti, momento in cui è meglio scendere a valle
per andare a ritemprarsi nelle calde acque delle terme di Aguas Calientes.
Molta è stata la fortuna al Colca Canyon: siamo arrivati alle 7.30 alla Cruz del condor, ottimo punto di osservazione
per vedere questo favoloso uccello, simbolo delle Ande, ma dopo due ore di attesa ancora niente finchè decidiamo di
andarcene e allora ecco che all’orizzonte appare il primo condor e poi via via altri fino a che ben 10 favolosi e immensi
condor ci planano sulla testa per almeno due ore: uno spettacolo da capogiro!!
Invece una grossa differenza in negativo l'ho constatata all’isola di Taquile sul lago Titicaca, dove dormì dieci
anni fa e non erano molti i turisti che si cimentavano nella lunga navigata sul lago per visitarla mentre adesso sono
tantissimi, e forse diventa più consigliabile fermarsi a dormire nella più lontana isola di Amantani.
Ci sarebbe quindi da parlare all’infinito di questo stupendo paese, dove spero di tornare per visitare il Nord e la regione
amazzonica.
Ma per fotografare Machu Picchu senza nessuno è vero che è quasi un miracolo?
E' abbastanza difficile, effettivamente!! :-))
Per visitarlo con meno gente possibile il consiglio è di arrivarci a piedi
dal Whyna Wuayna facendo il trekking di due o di quattro giorni, in modo da
arrivare dall'alto quando i pullman che partono da Aguas Calientes sono
ancora nei garages! :-)
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1998 - 2022 Marco Cavallini
ultimo aggiornamento 19/10/2021