Ciao a tutti, sono Luca, un ragazzo di 24 anni di Mantova con una passione smodata per i viaggi,
la storia, le altrui culture e la geografia, in particolare mi hanno sempre attratto i paesi
arabi che riassumono in loro tutta una serie di fattori affascinanti e intriganti che solo
secoli di storia e popoli diversi hanno potuto marcare così a fondo e per questa Pasqua con i
2 migliori compagni di viaggio che possa desiderare, i miei genitori ,siamo partiti alla volta
di Aleppo, la seconda città siriana.
E subito ci si è immersi in una realtà caotica, calda, speziata, intricata di suq dove la
luce solare filtra a fatica nelle stradine strette del centro, affollato di mercanti che
vendono ogni sorta di paccottiglia, dalle cose più kitch, a utensili domestici a sexy
biancheria per signore velate che dai loro veli appena mostrano gli occhi, ma anche profumate
essenze, polveri, caramelle tessuti,...un vortice di immagini e persone che si accalcano in
questi tunnel del commercio, che ogni tanto lasciano intravedere sul ciglio della strada
moschee o caravanserragli, dove i mercanti riposavano e contrattavano le loro preziose
mercanzie provenienti dal Catai con i Veneziani, Francesi o Inglesi. Sull' intricato dedalo di
viuzze svetta la cittadella araba,che massiccia e potente non si è fatta piegare neanche dalle
orde mongole.
Ma è ora di lasciare la città per entrare nella Siria agreste, che si rivela una gradita
sorpresa mediterranea; un paesaggio simile alla nostra Sicilia, con tanti ulivi, campi
verdeggianti di grano che non si sa perchè non ci si aspetterebbe in un paese arabo che
tradizionalmente si considera desertico!
In mezzo a questa bucolica campagna abitata da contadini e le loro greggi, il passato
glorioso non è mai troppo lontano, e può prendere la forma di un monastero cristiano del
IV secolo d.c., scavi archelogici che affondano la memoria nella notte della civiltà umana, o
ancora un prezioso ed elegante colonnato romano o un castello crociato. In particolare con
queste allusioni mi riferisco, in ordine, al Monastero di San Simeone, gli scavi di Ebla,
la città ellenistica/romana di Apamea e il grandioso Krak dei Cavalieri....epoche e uomini
diversi che hanno lasciato su questa terra di transito tra Europa e Asia una traccia indelebile.
Il monastero si erge isolato in una posizione spettacolare su una terrazza naturale aperta sui
campi...il silenzio e la pace che qui dominano lasciano ben capire perchè Simeone, decise di
abbandonarsi ad una vita ascetica sopra la cima di una colonna, attirando una schiera di fedeli
che poi costruirono questa enorme costruzione cristiana, tra le prime all'aperto e non relegate
a catacombe! Di Ebla invece bisogna apprezzarne il valore storico, non stupisce infatti per
i meravigliosi edifici religiosi o del potere, ma ha fornito ai musei di Aleppo e Damasco
preziose tavolette scritte con caratteri cuneiformi di quasi 4000 anni fa, all'albore della
civiltà urbana ... e poi i prati verdi che la circondano sono piacevolissimi, ... così come
l'ondegginate grano verde non ancora maturo che cela il maestoso, elegante e soprattutto
lunghissimo colonnato di Apamea, ... una Quinta Strada dell'antichità su cui si affacciavano dal
portico colonnato centinai di botteghe. Forse questo sito è stato il più sorprendente del paese,
per l'eccezionale stato di conservazione, anche se la lotta con Palmira è davvero ardua!!
Prima di inoltrarci nel deserto visitiamo la roccaforte crociate del Krak dei cavalieri.
Un'impressionante città fortificata che seppe resistere agli attacchi di Saladino per ben 3
volte!! Le cilindriche mura esterne ed interne lasciano sbigottiti per la compattezza, così
come gli interni tunnel di pietra che le percorrono.
Con una deviazione a est, lasciamo i verdi campi e il fiume Oronte, dove vediamo le antiche
Norie, ad Hama, sorte di mulini utilizzati per convogliare l'acqua nei campi, e ci dirigiamo
verso Palmira ... un sogno delle oasi, che appare dopo km di brulle pianure sul cui orizzonte
si stagliano montagne marroni. Arriviamo all'ora giusta, il tramonto, per godere del sole che
scompare e inonda di un'atmosfera unica e indimenticabile tutto il sito archeologico e l'oasi
retrostante, dall'alto del castello arabo sul quale siamo saliti per vedere come falchi il
panorama di questa antica città carovaniera. La pietra ocra utilizzata ha creato spettacolari
edifici, come il colonnato del decumano, il tetrapilo, il teatro e soprattutto il tempio di Baal.
Un vastissimo edificio con al centro la cella vera e propria, immensa e un piazzale porticato
usato per le celebrazioni pubbliche. Che luogo unico!! Specie se si pensa a dove si è ... nel
mezzo del nulla sì, ma in concidenza delle strade che dall'Asia Orientale portavano al
Mediterraneo.
Ultime 2 chicche del paese; Bosra, con il suo splendido e vasto teatro romano nascosto dentro
le fortificazioni che gli arabi hanno eretto per creare una cittadella fortificata. Non si
scommetterebbe mai del gioiello nascosto dietro le fortificazioni!! una sorpresa inappagabile,
ottimamente conservata, fatto con la locale pietra pomice da cui si stagliano nella scena
bianche colonne in marmo. E la celebre Damasco che evoca nel suo secolare nome il fascino e
il mistero dell'Oriente, non solo islamico, ma anche cristiano, che qui in particolare convive
fianco a fianco con con il muezzin e la moschee senza in apparenza infastidirsi. Si passa con
facilità da una moschea sciita dove pellegrini iraniani gridano, cantano, pregano, ai
silenziosi vicoli del quartiere cristiano dove si può vedere la casa dove Anania diede rifugio
a Paolo ... che appunto si illuminò a Damasco. E non faccio fatica a crederci!! E' davvero
splendida, come ad Aleppo il suq pervade il centro storico con infinite botteghe e negozi.
Da non perdere il lunghissimo e ammiccante suq Hamidiya, sormontato da una volta in ferro che
termina all'improvviso lasciandoci, tra qualche immancabile colonna romana, di fronte alla
sublime Grande Moschea....che come la Santa Sofia di Istanbul, cela le sue vere origini di
cattedrale cristiana, anche se qui sono forse più palesi, sarà il transetto mosaicato o le
navate ad archi interne!? Qui si respira un'aria rilassata, gente che riposa, prega, famiglie
con i bimbi e il cielo solcato da festanti rondini ... un momento davvero magico. Ma Damasco è
anche una serie infiniti di case, vicoli, caravanserragli e cortili da scoprire da soli,
portati dall' istinto di curiosare.
Infine non certo per minor importanza i Siriani, demonizzati, come canaglie fanatiche di
religione ... niente di più errato! Un popolo cortese, amchevole, spontaneo di natura, non mosso
da interessi materiali, nel senso di vedere il viaggiatore/turista come una fonte di reddito.
Mai per un istante vagando per i vicoli di Damasco ho avuto paura, anzi un anziano ci ha fatto
vedere, suonando a varie case, i cortili più belli, senza volere in cambio nulla per
sdebitarci!! Da noi quando succederebbe??
Morale del mio lungo e spero non tedioso scritto, andate in Siria e come me rimarrete incantati
dall'Oriente, che vi avvolgerè in tutte le sue molteplici forme!
Per qualsiasi informazione sulla Siria o altre info di viaggi, non esitate a scrivermi a lucaazzali@interfree.it
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1998 - 2022 Marco Cavallini
ultimo aggiornamento 20/10/2021